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Progettare un sito gradito ai motori di ricerca

Il posizionamento è importante. Bisogna tenerne conto sin dalla fase di progettazione
Il posizionamento è importante. Bisogna tenerne conto sin dalla fase di progettazione
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Abbiamo realizzato il sito? Adesso è il momento di pensare al posizionamento
sui motori di ricerca.

Questa frase, apparentemente corretta, in realtà contiene un errore comune.
Non è affatto vero che il momento migliore per pensare al posizionamento
è al termine dello sviluppo del sito. Il posizionamento è un fatto
importante ed il momento migliore per iniziare a tenere da conto è proprio
quando il sito è in fase di progettazione.

Il posizionamento di un sito già pubblicato

Il posizionamento di un sito già pubblicato è fattibile in tre modi:

  • realizzando pagine ottimizzate sulle chiavi d'interesse,
    con link alla home (doorway page);
  • puntando esclusivamente su Link Popularity e Page Rank, con scarna
    ottimizzazione della home;
  • ottimizzando a posteriore, con molto lavoro di modifica, le pagine
    già realizzate.

Tutti i metodi proposti hanno degli svantaggi non indifferenti: i redirect
delle door sono sconsigliati dai motori; agire sulla sola Link Popularity e
Page Rank in settori con buona competizione non basta; l'ottimizzazione
a posteriori ha costi molto alti ed efficacia spesso insufficiente.

Pensare al posizionamento durante la progettazione

Progettare un sito che abbia nativamente le caratteristiche necessarie per essere
ben posizionato sui motori di ricerca è estremamente vantaggioso per molti
motivi. Ne riassumo alcuni tra i più importanti:

  • le pagine ottimizzate sono quelle del sito e ciò consente
    al visitatore che vi arriva di essere già al punto finale della sua
    ricerca;
  • è più semplice realizzare template di pagine che
    poi aggiunte durante la manutenzione consentono di aumentare nel tempo la
    visibilità del sito senza interventi aggiuntivi di posizionamento (salvo
    specifici progetti);
  • le pagine non devono contenere redirect (tanto odiati dai motori);
  • i costi globali sono notevolmente più bassi che non sviluppare
    per poi posizionare;
  • è possibile rendere posizionabili siti che per tecnologia
    non lo sarebbero (salvo doorway esterne).

La lista non finisce qui. Nel seguito approfondisco alcuni temi.

La grafica del sito

Non è vero che siti con alti contenuti grafici non sono posizionabili
senza l'impiego di pagine ottimizzate esterne. Se alcuni vincoli sono
considerati già dalla fase progettuale, la grafica non è di per
se un ostacolo e sicuramente non è un ostacolo insormontabile.

Al motore, in realtà, la grafica non dà fastidio se il testo è
presente. Basta quindi raggiungere un buon equilibrio tra parti grafiche e contenuti
testuali. Ricordiamo che i tag Alt, soprattutto se corrispondenti a link posti
sull'immagine, sono considerati a tutti gli effetti dei testi.

Meglio tante piccole parti grafiche che compongono il quadro, quindi, piuttosto
che una sola più grossa.

Porre su CSS le parti corrispondenti al banner di testa ed al logo, per esempio,
consente di diminuire il carico dello spider, migliorando le prestazioni in termini
di rank.

I link posti sulle varie immagini, inoltre, possono contribuire alla tematizzazione
della pagina, se ben strutturati.

La grafica può essere usata per porre link e testi che non si desidera
che siano letti dagli spider. L'intervento correttivo in tal senso consente
di avere la garanzia che le pagine non cambino posizione in funzione dell'inserimento
di una promozione.

L'impaginazione

In considerazione del fatto che tutti i motori danno significato alla posizione
del testo nell'ambito del file della pagina e alla posizione delle parole
nell'ambito del testo, è evidente che differenti impaginazioni, anche
per testi uguali, producono risultati diversi in termini di posizione sui risultati.

Vari motori evidenziano come descrizione del sito trovato le prime parti incontrate
nel body. Avere il menu nella parte alta, se necessario per l'usabilità
del sito, è spesso fattore negativo per il posizionamento.

Un buon schema d'impaginazione può consentire decisi miglioramenti
del posizionamento. Le tecniche di sviluppo, inoltre, permettono spesso di superare
i vincoli di posizione. Il menu formato da componenti grafici è
utile quando si desidera che il testo sottostante sia prioritario come contenuto
(le parti grafiche, infatti, anche se contengono testi non sono lette dai motori).

L'impaginazione è una fase importante anche perché definisce
la dimensione delle pagine del sito e la suddivisione tra parti bianche, grafiche
e testuali. Occorre tenere presente, per esempio, che la dimensione della pagina
è un fattore considerato dai motori ai fini del posizionamento.

La struttura del sito

Tra gli aspetti maggiormente considerati dai motori, vi è la tematizzazione
del sito e delle pagine.

Una buona struttura dell'albero dei contenuti in sezioni che abbiano temi
ben emergenti e specifici, aiuta moltissimo il posizionamento.

Il classico approccio top-down negli argomenti, dal generale allo specifico, è
fondamentale ai fini di un posizionamento duraturo e vincente, soprattutto nel
lungo termine.

I template

I template delle pagine devono essere realizzati pensando al lavoro di ottimizzazione
sui motori di ricerca. Il title, la description, i meta-tag (per chi ancora li
usa) devono sicuramente essere parti variabili.

Chi realizza i template deve avere buone conoscenze delle tecniche di posizionamento
o lavorare in coordinamento con un posizionatore esperto. E' fondamentale
che siano lasciate variabili tutte le parti che andranno ottimizzate in funzione
delle pagine e che, viceversa, siano fisse tutte quelle che fanno parte dell'ottimizzazione
generale del sito.

L'ottimizzazione per i motori di ricerca porta spesso ad avere più
template dove lo stesso sito ne richiederebbe solo uno.

I CSS

Valido strumento ai fini dell'usabilità del sito, i CSS sono importanti
anche per la visibilità dello stesso.

I CSS consentono di superare diversi problemi difficilmente risolvibili con altri
sistemi. Alcuni esempi:

  • riduzione dell'uso delle tabelle, che aggiungono codice alle
    pagine (i motori non amano pagina con bassa percentuale del contenuto di testo);
  • riduzione del codice per spostamento sul CSS di tutta la parte
    relativa alla formattazione;
  • possibilità di impostare il layout delle pagina con coordinate
    di posizionamento che non corrispondano necessariamente all'ordine di
    presentazione del testo nel codice della pagina;
  • possibilità d'estrarre parte della grafica dalla pagina
    (pur se visibile nel browser).

La intro o welcome page

La presenza di una pagina di introduzione al sito che poi porta alla home vera
e propria, se non attentamente gestita, è normalmente negativa ai fini
del posizionamento.

I problemi che solitamente si ravvisano sono:

  • il PR (Page Rank) di Google tende a concentrarsi su una pagina
    che non è quasi mai ottimizzabile, sciupando il potenziale;
  • la home e le pagine sottostanti perdono una parte del PR potenziale
    che resta bloccato al superiore livello della intro;
  • la home ha una url che non corrisponde al dominio, perdendo l'effetto
    di tematizzazione e Link Popularity apportata dagli in-bound link presenti
    su web;
  • i link al resto del sito sono presenti sulla intro in forma non
    leggibile dallo spider (javascript, redirect, IP-check) che, quindi, non li
    segue.

La intro, se deve essere presente, deve essere progettata per non rappresentare
un insuperabile ostacolo per gli spider.

La distribuzione del PR

In base alla struttura del sito, può essere preferibile che il PR sia concentrato
su precise sezioni dello stesso (per esempio la home o la parte con maggiori contenuti
testuali buoni per il posizionamento) o spalmato ugualmente tra tutte le pagine.

La struttura dei link che consente la navigazione e la tecnica impiegata per la
realizzazione della stessa, incidono enormemente su tale aspetto, influenzando
il posizionamento, il numero di pagine presenti nei database dei motori e la frequenza
di lettura ed aggiornamento da parte degli spider.

Un numero eccessivo di livelli, per esempio, oltre ad ostacolare la lettura veloce
di tutte le pagine, può abbassare troppo il PR di quelle pagine che poi,
per assurdo, sarebbero deputate ad essere ben posizionate per la specificità
dei testi contenuti.

Catene interrotte di link o link in javascript impediscono la propagazione del
PR, originando buchi incomprensibili nella visibilità del sito.

I siti dinamici

La posizionabilità del sito dinamico è responsabilità del
progettista. Tra le cose che dovrà tenere presente:

  • le url delle pagine devono contenere il numero minimo di parametri
    (meglio nessuno);
  • il database deve contenere i campi per il title di ogni pagina;
  • il codice html prodotto deve avere le caratteristiche normalmente
    previsto dagli ottimizzatori del posizionamento;
  • devono esistere web site map e elenchi/archivi statici con i puntatori
    alle pagine dinamiche più importanti.

I siti in Flash

Il sito in Flash, da molti ritenuto non posizionabile, lo è, viceversa,
se alcuni piccoli accorgimenti sono previsti dal progetto.

La necessità di preparare entry-point interni al file Flash, per esempio,
può essere la scusa per preparare una web site map statica.

Le regole della usabilità sono una buona motivazione per la realizzazione
di un mini sito html che potrebbe essere il vero oggetto del posizionamento.

La presenza di una sezione d’articoli, realizzati in html puro e presentati
come scheda esterna, potrebbe essere un ulteriore modo per avere materiale testuale
posizionabile.

La strutturazione di tutto il sito in molti piccoli Flash richiamati da altrettante
pagine html è un altro buon sistema per fornire testo ai motori di ricerca.

I siti coi frame

I frame pongono vari ostacoli al posizionamento ed il progettista deve tenerne
conto adottando i rimedi del caso. Ad esempio:

  • le pagine tecniche contenenti i bottoni saranno raggiunte ed indicizzate.
    Occorre evitare che ciò avvenga per non portare il visitatore su un’orribile
    pagina contenente tre pulsanti e null’altro;
  • le pagine testuali dei frame possono essere raggiunte dagli spider
    ed indicizzate, col risultato che il visitatore che vi arriva direttamente
    dal motore non ha modo di andare sulla home e navigare il restante sito;
  • javascript condizionati che saltino alla home in presenza di referrer
    esterni devono essere attentamente pesati. Non sempre il visitatore che crede
    di aver trovato la pagina che gli interessa, gradisce d’essere inviato
    alla home.

L’apporto in termini di performance dei frame non sempre è giustificato
dalla maggiore difficoltà di gestione del posizionamento del sito.

Siti multi lingua

Alcune cautele devono essere prese per i siti multi-lingua:

  • i link alle diverse versioni non devono portare alla home dell’altra
    sezione ma dovrebbero essere tra le pagine corrispondenti nelle due lingue;
  • non devono esservi due o più lingue sulla stessa pagina;
  • title e description ( gli altri tag) devono essere specifici della
    lingua della pagina;
  • occorre considerare se non sia preferibile usare due diversi domini
    per le due diverse lingue. In molte situazioni è la scelta migliore.

Conclusione

Ritengo ce ne sia a sufficienza per comprendere come il progettista del sito debba
conoscere le principali tecniche di posizionamento o collaborare con un posizionatore
sin dalle prime fasi della progettazione.

Quando si avvia la realizzazione di un nuovo sito, la scelta di pensare al posizionamento
a sito finito, è sempre controproducente.

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